venerdì 5 marzo 2010
Conferenza stampa del Coordinamento Genitori Bresciani
Ieri alle 15,00 nell'Auditorium della Bettinzoli, si è svolta la connferenza stampa dei " Coordinamento dei Genitori Bresciani 23 Febbraio". Non chiediamo la luna, ma solo il rispetto di un diritto che è garantito dalla Costituzione". E' questo il commento di Pietro Chini, del comitato genitori della scuola Bettinzoli-Pascoli di Brescia, nella conferenza stampa di presentazione della manifestazione di sabato Il portavoce dei genitori Pietro Chini ha spiegato ai giornalisti presenti come è nata la protesta dei genitori .
Eravamo in pochi il 14 febbraio quando il presidente del Consiglio d'Istituto C. Loda ha illustrato ai genitori della Bettinzoli-Pascoli la situazione finanziaria, eravamo piu di 300 il 23 febbraio, presenti i rappresentanti di molte scuole, non solo quelle cittadine, ma anche le scuole della provincia di ogni ordine e grado, dalle materne alle superiori, in tale sede si è deciso di dar vita al "Coordinamento dei genitori e" alla manifestazione in piazza del 6 marzo.
Manifestazione che vuole essere solo come ha piu volte ribadito Pietro Chini (consigliere) e la presidente Tiziana Milani un appello dei genitori di buona volontà alle istituzioni , senza NESSUNA bandiera o colorazione politica.
Alla manifestazione partecipano anche i genitori dei bambini che frequentano i nidi delle materne e degli asili, i cittadini del domani.
Un momento dell'assemblea dei genitori del 23 febbraio
Dai quotidiani di Brescia le cronache delle conferenza stampa:
altri articoli delle pagine interne
la posizione del dirigente scolastico provinciale:
Ovviamente sempre in data odierna sia i servizi televisi che la stampa con il solito cerchiobottismo e par condicio (guarda caso) davano informazioni sull'offerta formativa delle scuole private spazio all'offerta delle scuole private
dal Bresciaoggi del 5 marzo
Scuola pubblica: sabato di protesta
Troviamoci in piazza per camminare insieme
Scuola pubblica: un 6 marzo di protesta
Genitori sul piede di guerra
Cisl scuola: "Sostegno alla manifestazione del 6 marzo, ma senza adesione formale"
giovedì 4 marzo 2010
una mail solidale
Ragazzi, al "Coordinamento dei genitori Bresciani 23 febbraio" serve tutto il vostro appoggio, mandategli una MAIL DI SOLIDARIETA'. comitatogenitori@bettinzolipascoli.it
o genitori.bettinzolipascoli.bs@gmail.com
o genitori.bettinzolipascoli.bs@gmail.com
mercoledì 3 marzo 2010
Tagli alla scuola e alle spese militari
Egregio direttore, in queste ultime settimane i genitori degli alunni iscritti alle scuole pubbliche si stanno finalmente rendendo conto delle conseguenze negative che la riforma proposta dal Ministro Gelmini ha e sempre piú avrá sulla qualitá della scuola. A fronte di pesantissimi tagli economici a danno della scuola pubblica, assistiamo ai finanziamenti disposti per la realizzazione di opere tanto costose quanto inutili (in primis il ponte sullo Stretto e le centrali nucleari). Per non parlare del costo dei politici nazionali e locali, e di quanto danno provocano le tangenti. L'elenco sarebbe ancora molto lungo, e questi fenomeni sono sotto gli occhi di tutti.
Tuttavia, c'è un aspetto che nessuno considera mai, una voce della spesa statale di cui mai si parla ma che è costantemente in crescita: la spesa per gli armamenti militari. Ed allora io, da persona ingenua, mi chiedo: quanta parte della «riforma Gelmini» si sarebbe potuta evitare acquistando anche solo un cacciabombardiere in meno? Quanti ospedali e presídi medici si potrebbero realizzare acquistando anche solo una nave da guerra in meno? Quante risorse per l'assistenza sociale e per le pensioni sarebbe possibile reperire acquistando anche solo dieci carri armati o elicotteri in meno? Siamo sicuri che all'Italia serva veramente acquistare cosí tanti mezzi militari? E per quale motivo ci si interessa cosí poco di questo aspetto?
Emanuele Formosa
Tuttavia, c'è un aspetto che nessuno considera mai, una voce della spesa statale di cui mai si parla ma che è costantemente in crescita: la spesa per gli armamenti militari. Ed allora io, da persona ingenua, mi chiedo: quanta parte della «riforma Gelmini» si sarebbe potuta evitare acquistando anche solo un cacciabombardiere in meno? Quanti ospedali e presídi medici si potrebbero realizzare acquistando anche solo una nave da guerra in meno? Quante risorse per l'assistenza sociale e per le pensioni sarebbe possibile reperire acquistando anche solo dieci carri armati o elicotteri in meno? Siamo sicuri che all'Italia serva veramente acquistare cosí tanti mezzi militari? E per quale motivo ci si interessa cosí poco di questo aspetto?
Emanuele Formosa
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dai giornali
Adesione alla protesta dalle materne e nidi comunali
Materne e nidi comunali hanno aderito alla manifestazione promossa dal "Coordinamento Genitori 23 febbraio "
Paola Dioni: «Con i tagli imposti dalla Gelmini è impossibile garantire anche i servizi essenziali»
Chiedono qualità e continuità i rappresentanti del Coordinamento dei genitori delle scuole materne e dei nidi comunali, nato a seguito dell'emergenza verificatesi nel mese di febbraio per il blocco delle assunzioni determinato dall'uscita dal patto di stabilità.
Paola Dioni: «Con i tagli imposti dalla Gelmini è impossibile garantire anche i servizi essenziali»
Chiedono qualità e continuità i rappresentanti del Coordinamento dei genitori delle scuole materne e dei nidi comunali, nato a seguito dell'emergenza verificatesi nel mese di febbraio per il blocco delle assunzioni determinato dall'uscita dal patto di stabilità.
martedì 2 marzo 2010
Una brutta favola . di. Luciano Muhlbauer
Cosa direste se qualcuno vi raccontasse che una Regione destina in via
esclusiva l’80% dei suoi fondi per il diritto allo studio ai soli studenti della
scuola privata, che rappresentano soltanto il 9% della popolazione scolastica
regionale? E se aggiungesse che questo è accaduto non soltanto ieri, ma che continua ad accadere tranquillamente anche oggi, quando le scuole pubbliche, frequentate dal 91% degli studenti, subiscono il più vasto taglio alle risorse della storia repubblicana?
esclusiva l’80% dei suoi fondi per il diritto allo studio ai soli studenti della
scuola privata, che rappresentano soltanto il 9% della popolazione scolastica
regionale? E se aggiungesse che questo è accaduto non soltanto ieri, ma che continua ad accadere tranquillamente anche oggi, quando le scuole pubbliche, frequentate dal 91% degli studenti, subiscono il più vasto taglio alle risorse della storia repubblicana?
RAI 3 " La scuola fallita di C. Jacona
Rai 3 Presa diretta di C. Jacona
Per tutti, per chi l'ha visto e per chi non c'era e per chi quella sera inseguiva un'altra chimera...
Il programma è andato in onda il 14 febbraio alle 21.30
Per tutti, per chi l'ha visto e per chi non c'era e per chi quella sera inseguiva un'altra chimera...
Il programma è andato in onda il 14 febbraio alle 21.30
Il presidente del Comitato Genitori Bettinzoli Pascoli (T. MILANI)
Cari genitori
nell'assemblea che si è svolta ieri sera siamo tutti venuti a
conoscenza della situazione finanziaria disastrosa in cui si trova la nostra scuola.
Oltre a quanto riportato nel volantino che ci invitava a partecipare all'incontro, la cosa che più mi ha colpito è il fatto che la mancanza di fondi può creare una situazione di pericolo per i nostri figli. Se la scuola non può permettersi di nominare i supplenti per mancanza di copertura economica, gli alunni vengono smistati a gruppi nelle altre classi creando disagio non solo perché si devono portare le sedie
dalla propria classe ma soprattutto perché si crea un sovraffollamento
nell'aula che non permetterebbe una corretta evacuazione della stanza in caso di emergenza. Non verrebbero quindi rispettati i parametri di sicurezza previsti dalla Legge 626. Inoltre se la scuola non può più provvedere al rinnovo dei contratti di manutenzione dei macchinari(fotocopiatrici, computer, ..) cosa potrebbe succedere in caso di incendio se gli estintori non ossero stati periodicamente ricaricati?
"Topo Gigio" ci ha "martellato" per dei mesi alla TV per il rischio di pandemia causata dall'influenza, le scuole erano considerate un luogo ad alto rischio di contagio, se ora i bagni non vengono più puliti perché la scuola non può acquistare i detergenti per la sanificazione degli ambienti cosa dobbiamo dire ai nostri figli? Non andare più in
bagno?
Il dibattito e il confronto tra insegnanti, genitori e personale ATA a tratti è stato abbastanza acceso ma ne sono uscite interessanti proposte che sta ora al Comitato genitori portare avanti per pretendere che i nostri figli frequentino una scuola pubblica funzionante.
Penso quindi che la proposta di fare una manifestazione oppure un presidio con la partecipazione di genitori – alunni – insegnanti e personale della scuola sia la scelta più corretta, dobbiamo portare le nostre istanze al Prefetto e chiederle che si attivi affinché la scuola riceva i fondi necessari per un corretto funzionamento dell'attività didattica.
Non è solo una questione di mancanza di carta igienica o di sapone nei bagni stiamo parlando di sicurezza del luogo in cui i nostri figli stanno per almeno 5 ore al giorno.
Chiedo quindi la vostra collaborazione affinché quanto detto ieri sera non cada nel vuoto, parlatene con coloro che non sono venuti, con gli amici, i colleghi di lavoro, i parenti, è necessario sensibilizzare il maggior numero di persone. Sottoponete queste problematiche ad amici che hanno i figli in altre scuole magari altri comitati genitori si vogliono unire alla nostra protesta.
Sto cercando di creare un indirizzario di comitati ma su internet ho trovato poca roba segnalatemi telefoni e persone da contattare.
Chi di voi ha la ed ha voglia di abbozzare una
lettera per chiedere un incontro con il Prefetto spiegando la
situazione?
Dovremo a breve decidere:
- volantino da distribuire alla cittadinanza
- manifestazione o Presidio?
- venerdì pomeriggio? Oppure sabato mattina? Per me è più efficace se
lo facciamo sabato mattina portandoci i figli appresso e facendogli
perdere ore di scuola.
Per la data dipende anche dagli impegni del Prefetto scioglieremo il dubbio domani. Venerdì mattina 19/02 è già prevista la manifestazione degli studenti delle scuole superiori organizzata dal collettivo studenti.
Sarebbe inoltre utile per avere maggiore visibilità convocare quel giorno anche la stampa.
Come darebbe fastidio una foto di genitori e alunni che protestano sulle pagine del giornale ....
La richiesta in Questura per l'autorizzazione la posso preparare io e firmarla come Presidente del Comitato genitori
Forza iniziate a preparare cartelli e striscioni
Siamo in ballo .. BALLIAMO
Tiziana Milani
nell'assemblea che si è svolta ieri sera siamo tutti venuti a
conoscenza della situazione finanziaria disastrosa in cui si trova la nostra scuola.
Oltre a quanto riportato nel volantino che ci invitava a partecipare all'incontro, la cosa che più mi ha colpito è il fatto che la mancanza di fondi può creare una situazione di pericolo per i nostri figli. Se la scuola non può permettersi di nominare i supplenti per mancanza di copertura economica, gli alunni vengono smistati a gruppi nelle altre classi creando disagio non solo perché si devono portare le sedie
dalla propria classe ma soprattutto perché si crea un sovraffollamento
nell'aula che non permetterebbe una corretta evacuazione della stanza in caso di emergenza. Non verrebbero quindi rispettati i parametri di sicurezza previsti dalla Legge 626. Inoltre se la scuola non può più provvedere al rinnovo dei contratti di manutenzione dei macchinari(fotocopiatrici, computer, ..) cosa potrebbe succedere in caso di incendio se gli estintori non ossero stati periodicamente ricaricati?
"Topo Gigio" ci ha "martellato" per dei mesi alla TV per il rischio di pandemia causata dall'influenza, le scuole erano considerate un luogo ad alto rischio di contagio, se ora i bagni non vengono più puliti perché la scuola non può acquistare i detergenti per la sanificazione degli ambienti cosa dobbiamo dire ai nostri figli? Non andare più in
bagno?
Il dibattito e il confronto tra insegnanti, genitori e personale ATA a tratti è stato abbastanza acceso ma ne sono uscite interessanti proposte che sta ora al Comitato genitori portare avanti per pretendere che i nostri figli frequentino una scuola pubblica funzionante.
Penso quindi che la proposta di fare una manifestazione oppure un presidio con la partecipazione di genitori – alunni – insegnanti e personale della scuola sia la scelta più corretta, dobbiamo portare le nostre istanze al Prefetto e chiederle che si attivi affinché la scuola riceva i fondi necessari per un corretto funzionamento dell'attività didattica.
Non è solo una questione di mancanza di carta igienica o di sapone nei bagni stiamo parlando di sicurezza del luogo in cui i nostri figli stanno per almeno 5 ore al giorno.
Chiedo quindi la vostra collaborazione affinché quanto detto ieri sera non cada nel vuoto, parlatene con coloro che non sono venuti, con gli amici, i colleghi di lavoro, i parenti, è necessario sensibilizzare il maggior numero di persone. Sottoponete queste problematiche ad amici che hanno i figli in altre scuole magari altri comitati genitori si vogliono unire alla nostra protesta.
Sto cercando di creare un indirizzario di comitati ma su internet ho trovato poca roba segnalatemi telefoni e persone da contattare.
Chi di voi ha la
lettera per chiedere un incontro con il Prefetto spiegando la
situazione?
Dovremo a breve decidere:
- volantino da distribuire alla cittadinanza
- manifestazione o Presidio?
- venerdì pomeriggio? Oppure sabato mattina? Per me è più efficace se
lo facciamo sabato mattina portandoci i figli appresso e facendogli
perdere ore di scuola.
Per la data dipende anche dagli impegni del Prefetto scioglieremo il dubbio domani. Venerdì mattina 19/02 è già prevista la manifestazione degli studenti delle scuole superiori organizzata dal collettivo studenti.
Sarebbe inoltre utile per avere maggiore visibilità convocare quel giorno anche la stampa.
Come darebbe fastidio una foto di genitori e alunni che protestano sulle pagine del giornale ....
La richiesta in Questura per l'autorizzazione la posso preparare io e firmarla come Presidente del Comitato genitori
Forza iniziate a preparare cartelli e striscioni
Siamo in ballo .. BALLIAMO
Tiziana Milani
lunedì 1 marzo 2010
Ecco a quanto ammonta il debito dello Stato verso alcune scuole Bresciane
ISTITUZIONE SCOLASTICA RESIDUI ATTIVI AL 31/12/2009
D.D. 1° CIRCOLO 67.190,47
D.D. 2° CIRCOLO 99.901,25
D.D. 3° CIRCOLO 97.458,10
D.D. 4° CIRCOLO 173.683,00
D.D. 5° CIRCOLO 46.378,40
D.D. 6° CIRCOLO 122.996,64
D.D. 8° CIRCOLO 216.887,26
D.D. 11° CIRCOLO 277.434,29
D.D. 16° CIRCOLO 137.488,67
1° ISTITUTO COMPRENSIVO 223.447,22
2° ISTITUTO COMPRENSIVO 197.792,42
S.M.S. BETTINZOLI 113.902,37
S.M.S. FOSCOLO 62.660,08
SM.S.DIVISIONE TRIDENTINA 141.011,79
TOTALE 1.978.231,96
D.D. 1° CIRCOLO 67.190,47
D.D. 2° CIRCOLO 99.901,25
D.D. 3° CIRCOLO 97.458,10
D.D. 4° CIRCOLO 173.683,00
D.D. 5° CIRCOLO 46.378,40
D.D. 6° CIRCOLO 122.996,64
D.D. 8° CIRCOLO 216.887,26
D.D. 11° CIRCOLO 277.434,29
D.D. 16° CIRCOLO 137.488,67
1° ISTITUTO COMPRENSIVO 223.447,22
2° ISTITUTO COMPRENSIVO 197.792,42
S.M.S. BETTINZOLI 113.902,37
S.M.S. FOSCOLO 62.660,08
SM.S.DIVISIONE TRIDENTINA 141.011,79
TOTALE 1.978.231,96
domenica 28 febbraio 2010
DESIGNAZIONE DEL COMITATO CITTADINO
COMITATO GENITORI BETTINZOLI PASCOLI
CONVOCAZIONE DELEGATI DEI COMITATI GENITORI
Il comitato genitori Bettinzoli-Pascoli, in accordo alla mozione votata all'unanimità dei presenti durante l'assemblea del 23/02/2010,
la riunione del Coordinamento Cittadino dei Comitati Genitori, aperta ai delegati di tutti i Comitati Genitori che hanno aderito o che vogliono aderite alla mozione approvata.
All’ordine del giorno c’è la designazione dei Rappresentanti dei Genitori che, unendosi ai Rappresentanti designati dalle componenti Scuola, costituiranno il Consiglio Cittadino che si occuperà della gestione operativa delle attività approvate, finalizzate alla
manifestazione con corteo indetta per sabato 06 marzo prossimo.
L'appuntamento per i rappresentanti dei Comitati Genitori è alle 19.30 del giorno 1 marzo 2010 presso l'aula magna della scuola Pascoli di Via Repubblica Argentina 3 a Brescia.
A seguire, nella stessa sede, dalle ore 21.00, i rappresentanti del Comitato Genitori invitano al tavolo ristretto i corrispondenti delegati delle componenti Scuola, per l'insediamento del Consiglio Cittadino che è stato incaricato dall’assemblea del 23/02 u.s., dell'approvazione ed organizzazione di tutte le attività previste nella mozione approvata, che sono:
CONVOCAZIONE DELEGATI DEI COMITATI GENITORI
Il comitato genitori Bettinzoli-Pascoli, in accordo alla mozione votata all'unanimità dei presenti durante l'assemblea del 23/02/2010,
CONVOCA
la riunione del Coordinamento Cittadino dei Comitati Genitori, aperta ai delegati di tutti i Comitati Genitori che hanno aderito o che vogliono aderite alla mozione approvata.
All’ordine del giorno c’è la designazione dei Rappresentanti dei Genitori che, unendosi ai Rappresentanti designati dalle componenti Scuola, costituiranno il Consiglio Cittadino che si occuperà della gestione operativa delle attività approvate, finalizzate alla
manifestazione con corteo indetta per sabato 06 marzo prossimo.
L'appuntamento per i rappresentanti dei Comitati Genitori è alle 19.30 del giorno 1 marzo 2010 presso l'aula magna della scuola Pascoli di Via Repubblica Argentina 3 a Brescia.
A seguire, nella stessa sede, dalle ore 21.00, i rappresentanti del Comitato Genitori invitano al tavolo ristretto i corrispondenti delegati delle componenti Scuola, per l'insediamento del Consiglio Cittadino che è stato incaricato dall’assemblea del 23/02 u.s., dell'approvazione ed organizzazione di tutte le attività previste nella mozione approvata, che sono:
- L'organizzazione di una conferenza stampa da tenersi al più tardi giovedì 4 p.v.;
- La designazione della delegazione che incontrerà il 6/3/2010 alle 11.30 il Prefetto ed alle 12.30 il Sindaco;
- La valutazione delle proposte di diffida e chiamata in giudizio dell'amministrazione pubblica;
- La predisposizione del documento da consegnare alle due autorità sopra citate;
- L'organizzazione degli aspetti operativi del corteo e del presidio in Piazza Paolo VI ;
Il Presidente del Consiglio d'Istituto Bettinzoli Pascoli (C.Loda)
A TUTTI I GENITORI
ISTITUTO SECONDARIO DI PRIMO GRADO
BETTINZOLI-PASCOLI
IN DATA 3 FEBBRAIO SI E' RIUNITO IL CONSIGLIO DI ISTITUTO DELLA SCUOLA FREQUENTATA DAI NOSTRI FIGLI.
TALE ORGANO HA DECISO DI INDIRE UNA
PER DISCUTERE LA SITUAZIONE FINANZIARIA DELLA NOSTRA SCUOLA, ALLO STATO ATTUALE DELLE COSE.
INTERVERRANNO I MEMBRI DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO, GLI INSEGNANTI E IL PERSONALE ATA.
SARA' L'OCCASIONE PER PORTARE A CONOSCENZA LE FAMIGLIE DEGLI ALUNNI DELLA:
Il Ministero della Pubblica Istruzione ha comunicato le variazioni riguardanti la stesura del programma annuale per l'anno 2010 in data 14/12/2009 quando l'anno scolastico e le attività progettuali previste dal POF di ogni scuola erano già iniziate.
DISTINTI SALUTI
IL PRESIDENTE DEL C.d.I.
CATIA LODA
ISTITUTO SECONDARIO DI PRIMO GRADO
BETTINZOLI-PASCOLI
IN DATA 3 FEBBRAIO SI E' RIUNITO IL CONSIGLIO DI ISTITUTO DELLA SCUOLA FREQUENTATA DAI NOSTRI FIGLI.
TALE ORGANO HA DECISO DI INDIRE UNA
ASSEMBLEA GENERALE MARTEDI' 9 FEBBRAIO ORE 20.45
AUDITORIUM SCUOLA BETTINZOLI
PER DISCUTERE LA SITUAZIONE FINANZIARIA DELLA NOSTRA SCUOLA, ALLO STATO ATTUALE DELLE COSE.
INTERVERRANNO I MEMBRI DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO, GLI INSEGNANTI E IL PERSONALE ATA.
SARA' L'OCCASIONE PER PORTARE A CONOSCENZA LE FAMIGLIE DEGLI ALUNNI DELLA:
- IMPOSSIBILITA' DI NOMINA DI SUPPLENTI, QUALE SIA LA DURATA DELLA SUPPLENZA STESSA, PER MANCANZA DI COPERTURA ECONOMICA, CON CONSEGUENTE POSSIBILE IMPEDIMENTO AL NORMALE SVOLGIMENTO DELLA ATTIVITA' DIDATTICA
- BLOCCO DEGLI ACQUISTI DI MATERIALE DIDATTICO, DI CANCELLERIA E DEI SUSSIDI NECESSARI AL MANTENIMENTO DELL'IGIENE ALL'INTERNO DELLA SCUOLA (VEDI CARTA IGIENICA, SAPONE NEI BAGNI, PRODOTTI PER LA SANIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI DI LAVORO)
- PARALISI DELL'ATTIVITA' AMMINISTRATIVA PER IL MANCATO RINNOVO DEI CONTRATTI, DOVUTO ALLA TOTALE MANCANZA DI FONDI DI MANUTENZIONE DELLE INFRASTRUTTURE NECESSARIE AL NORMALE FUNZIONAMENTO DELLA STESSA
- SOSPENSIONE DI TUTTE LE ATTIVITA' PROGETTUALI APPROVATE DEGLI ORGANI COLLEGIALI, PER LA MANCATA COPERTURA FINANZIARIA DELLE ORE ECCEDENTI
- STOP ALLA PRATICA SPORTIVA PER L'ANNO IN CORSO
Il Ministero della Pubblica Istruzione ha comunicato le variazioni riguardanti la stesura del programma annuale per l'anno 2010 in data 14/12/2009 quando l'anno scolastico e le attività progettuali previste dal POF di ogni scuola erano già iniziate.
DISTINTI SALUTI
IL PRESIDENTE DEL C.d.I.
CATIA LODA
La rabbia e l'orgoglio
Egregio Direttore, recentemente ho presenziato ad una riunione del Comitato bresciano per la Difesa della scuola pubblica, ed in quella riunione ho sentito parlare della sconfortante condizione finanziaria in cui si trovano le scuole statali di ogni ordine e grado, in ogni parte d'Italia.
Ciò che più mi ha colpito, e spinto a scrivere queste poche righe, sono stati i visi, le espressioni dei partecipanti alla riunione: visi stanchi, provati, preoccupati, ma non rassegnati, e pieni di dignità. C'erano insegnanti di scuole di vari ordini e gradi, nonostante tutto determinati a proseguire l'insegnamento, spinti dalla passione per il loro lavoro e dal rispetto per i loro studenti. C'erano precari che dopo lunghi anni di studi, prove d'esame superate, e finalmente qualche esperienza lavorativa, rischiano seriamente di essere espulsi dal mondo del lavoro, del loro lavoro, ancora giovani, senza prospettive di fondare una famiglia.
Due cose quella sera mi hanno fatto rabbia. La prima: il vedere che a fronte di risorse economiche sottratte alla scuola pubblica, i finanziamenti statali, regionali, perfino comunali e circoscrizionali alle scuole private aumentano costantemente, i primi in virtù di leggi statali e regionali, i secondi per volontà delle Giunte locali. La seconda, conseguente alla prima: il sapere che nelle scuole pubbliche della quinta potenza economica mondiale mancano carta igienica e detersivi per la pulizia. Anche l'igiene fa parte dell'educazione dei nostri figli, come può la scuola pubblica essere stata ridotta ad elemosinare sapone e carta igienica dalle famiglie?
Emanuele Formosa
BRESCIA
Ciò che più mi ha colpito, e spinto a scrivere queste poche righe, sono stati i visi, le espressioni dei partecipanti alla riunione: visi stanchi, provati, preoccupati, ma non rassegnati, e pieni di dignità. C'erano insegnanti di scuole di vari ordini e gradi, nonostante tutto determinati a proseguire l'insegnamento, spinti dalla passione per il loro lavoro e dal rispetto per i loro studenti. C'erano precari che dopo lunghi anni di studi, prove d'esame superate, e finalmente qualche esperienza lavorativa, rischiano seriamente di essere espulsi dal mondo del lavoro, del loro lavoro, ancora giovani, senza prospettive di fondare una famiglia.
Due cose quella sera mi hanno fatto rabbia. La prima: il vedere che a fronte di risorse economiche sottratte alla scuola pubblica, i finanziamenti statali, regionali, perfino comunali e circoscrizionali alle scuole private aumentano costantemente, i primi in virtù di leggi statali e regionali, i secondi per volontà delle Giunte locali. La seconda, conseguente alla prima: il sapere che nelle scuole pubbliche della quinta potenza economica mondiale mancano carta igienica e detersivi per la pulizia. Anche l'igiene fa parte dell'educazione dei nostri figli, come può la scuola pubblica essere stata ridotta ad elemosinare sapone e carta igienica dalle famiglie?
Emanuele Formosa
BRESCIA
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dai giornali
Ecco come vengono spesi i soldi per le scuole a Brescia..........
Quelle spese per la scuola di dialetto
Ore: 10:29
domenica, 21 febbraio 2010
Nutro rispetto per il dialetto bresciano ed è certamente meritoria l'opera del signor Ugo Pasqui, il quale ha compilato un abbecedario del nostro dialetto, intitolato «Mígole de dialét. Per i s-cécc de la Scöla Primaria». Ció che invece mi lascia perplesso è la volontá del Comune di Brescia e dell'Ufficio Scolastico Provinciale di impegnare risorse pubbliche per dotare le scuole per l'infanzia e primarie di esemplari della suddetta opera. Mi pare che proprio non si riesca a vedere che di ben altro ha bisogno la scuola pubblica.
Giudico quantomeno inopportuno il fatto che siano stati spesi denari pubblici per finanziare tale progetto, che prevede un sussidiario di dialetto associato ad un progetto teatrale, proprio nel momento in cui il normale svolgimento dell'attività didattica nella scuola pubblica viene impedito dall'impossibilità di nomina di supplenti per mancanza di copertura economica.
Il Ministero ha imposto il blocco degli acquisti di materiale didattico, di cancelleria e dei sussidi necessari al mantenimento dell'igiene all'interno delle scuole. L'attività amministrativa è alla paralisi per il mancato rinnovo dei contratti dovuto alla totale mancanza di fondi, anche dei fondi diretti alla manutenzione delle infrastrutture necessarie al normale funzionamento delle attività.
La scuola pubblica subisce la sospensione delle attività progettuali approvate dagli organi collegiali sempre a causa del venir meno della necessaria copertura finanziaria. La nostra è una scuola alle prese con un sempre crescente numero di stranieri da alfabetizzare ed un sempre minor numero di insegnanti preposti; è alle prese con un sempre minor numero di progetti di alfabetizzazione finanziati e con un numero di ore da dedicare all'integrazione degli stranieri in costante calo.
La nostra scuola pubblica di tutto ha bisogno, tranne che di accogliere l'invito di insegnare anche il dialetto, oltre alle altre dieci-dodici materie presenti nel piano di studi della scuola dell'obbligo; scuola che, con l'entrata a regime della Riforma Gelmini, vede sempre meno ore di lezione curricolari e un sempre minore numero di insegnanti.
Emanuele Formosa
Brescia
Ore: 10:29
domenica, 21 febbraio 2010
Nutro rispetto per il dialetto bresciano ed è certamente meritoria l'opera del signor Ugo Pasqui, il quale ha compilato un abbecedario del nostro dialetto, intitolato «Mígole de dialét. Per i s-cécc de la Scöla Primaria». Ció che invece mi lascia perplesso è la volontá del Comune di Brescia e dell'Ufficio Scolastico Provinciale di impegnare risorse pubbliche per dotare le scuole per l'infanzia e primarie di esemplari della suddetta opera. Mi pare che proprio non si riesca a vedere che di ben altro ha bisogno la scuola pubblica.
Giudico quantomeno inopportuno il fatto che siano stati spesi denari pubblici per finanziare tale progetto, che prevede un sussidiario di dialetto associato ad un progetto teatrale, proprio nel momento in cui il normale svolgimento dell'attività didattica nella scuola pubblica viene impedito dall'impossibilità di nomina di supplenti per mancanza di copertura economica.
Il Ministero ha imposto il blocco degli acquisti di materiale didattico, di cancelleria e dei sussidi necessari al mantenimento dell'igiene all'interno delle scuole. L'attività amministrativa è alla paralisi per il mancato rinnovo dei contratti dovuto alla totale mancanza di fondi, anche dei fondi diretti alla manutenzione delle infrastrutture necessarie al normale funzionamento delle attività.
La scuola pubblica subisce la sospensione delle attività progettuali approvate dagli organi collegiali sempre a causa del venir meno della necessaria copertura finanziaria. La nostra è una scuola alle prese con un sempre crescente numero di stranieri da alfabetizzare ed un sempre minor numero di insegnanti preposti; è alle prese con un sempre minor numero di progetti di alfabetizzazione finanziati e con un numero di ore da dedicare all'integrazione degli stranieri in costante calo.
La nostra scuola pubblica di tutto ha bisogno, tranne che di accogliere l'invito di insegnare anche il dialetto, oltre alle altre dieci-dodici materie presenti nel piano di studi della scuola dell'obbligo; scuola che, con l'entrata a regime della Riforma Gelmini, vede sempre meno ore di lezione curricolari e un sempre minore numero di insegnanti.
Emanuele Formosa
Brescia
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dai giornali
Gentile direttore, la lettera dei Presidi pubblicata nei giorni scorsi, denuncia la mancata trasmissione dei fondi ministeriali alle scuole bresciane e presenta un quadro grave e preoccupante.
Sono congelati migliaia di euro che le scuole aspettavano e per il futuro non si sa cosa accadrà. Un Sos che non deve lasciare sole le scuole, i loro dirigenti che operano in emergenza e senza tutele, i docenti e il personale che cercano di garantire al meglio il funzionamento ordinario dell'attività didattica.
Condividiamo l'appello dei Presidi e le ragioni dell'allarme perché senza le supplenze e i progetti formativi la scuola non e' solo più' povera, ma viene privata di quei diritti e requisiti basilari previsti dalle leggi e dalla Costituzione.
Nel tagliare i fondi al sistema scuola diventa palese l'ambiguità delle Riforme Gelmini: a parole si dice di migliorare, ma nei fatti si peggiora ogni giorno la qualità della scuola.
Dove sono il Federalismo e l'Autonomia sbandierata da chi ci governa ?
Esprimiamo la nostra solidarietà a tutte le componenti del mondo scolastico e continueremo a batterci con impegno nelle diverse sedi affinché:
-siano restituiti i fondi che spettano alle scuole;
-siano urgentemente definiti i parametri per l'assegnazione delle risorse tecniche e finanziarie;
-sia rispettata l'autonomia e la dignità di chi opera nelle scuole;
- sia data risposta ai bisogni degli studenti e delle famiglie.
c.bisleri-
a.martinuz
Sono congelati migliaia di euro che le scuole aspettavano e per il futuro non si sa cosa accadrà. Un Sos che non deve lasciare sole le scuole, i loro dirigenti che operano in emergenza e senza tutele, i docenti e il personale che cercano di garantire al meglio il funzionamento ordinario dell'attività didattica.
Condividiamo l'appello dei Presidi e le ragioni dell'allarme perché senza le supplenze e i progetti formativi la scuola non e' solo più' povera, ma viene privata di quei diritti e requisiti basilari previsti dalle leggi e dalla Costituzione.
Nel tagliare i fondi al sistema scuola diventa palese l'ambiguità delle Riforme Gelmini: a parole si dice di migliorare, ma nei fatti si peggiora ogni giorno la qualità della scuola.
Dove sono il Federalismo e l'Autonomia sbandierata da chi ci governa ?
Esprimiamo la nostra solidarietà a tutte le componenti del mondo scolastico e continueremo a batterci con impegno nelle diverse sedi affinché:
-siano restituiti i fondi che spettano alle scuole;
-siano urgentemente definiti i parametri per l'assegnazione delle risorse tecniche e finanziarie;
-sia rispettata l'autonomia e la dignità di chi opera nelle scuole;
- sia data risposta ai bisogni degli studenti e delle famiglie.
c.bisleri-
a.martinuz
I Presidi di Brescia scrivono.................
Brescia, 26 gennaio 2010
Al Ministro del MIUR
On. Maria Stella Gelmini
Al Ministro del M.E.F.
On. Giulio Tremonti
Al Dr. Giovanni Biondi
Capo Dipartimento per la programmazione
Al Dr. Marco Ugo Filisetti
Direttore Generale per la politica finanziaria e il bilancio
Al Prefetto di Brescia
Dott. Narcisa Brassesco Pace
All'U.S.R. della Lombardia
Prof. Giuseppe Colosio
All'U.S.P. di Brescia
Dott. Mariarosa Raimondi
Al Sindaco del Comune di Brescia
On. Adriano Paroli
All'Assessore P.I.
Avv. Andrea Arcai
Alle OO.SS.
Loro sedi
Oggetto: Richiesta interventi urgenti per risanare la grave situazione dei bilanci delle scuole bresciane.
I Dirigenti Scolastici delle scuole primarie e secondarie di primo grado del Comunedi Brescia insieme ai rispettivi Direttori dei Servizi Amministrativi, chiedono con urgenza, agli organismi in indirizzo, utili indicazioni nonché precisi e puntualiinterventi, al fine di risanare la grave situazione finanziaria in cui versano attualmente gli istituti scolastici anche in vista della stesura del programma annuale 2010.
Tutte le scuole si ritrovano, infatti, ad avere sui propri bilanci, residui attividi entità rilevanti che vanno da un minimo di 40.000 Euro a somme di 200.000/300.000 Euro (vedi in allegato la situazione finanziaria di ogni istituzione scolastica),ossia somme anticipate per pagare i contratti stipulati per le supplenze brevi, le
ore eccedenti effettuate dai docenti per sostituire i colleghi assenti, i docenti incaricati di specifiche funzioni strumentali funzionali all'offerta formativa, gli incarichi specifici per il personale ATA con relativi oneri a carico dello Stato.
I Dirigenti Scolastici non sono solo responsabili, ma hanno a cuore il buon
funzionamento della scuola intesa come luogo di cultura, luogo in cui
l'insegnamento/apprendimento deve essere garantito, secondo la Costituzione
italiana, a tutti gli alunni trattandosi di un inalienabile diritto.
Pertanto, dovendo garantire quotidianamente l'attività didattica, anche in caso di assenze prolungate del personale, assenze per altro previste dalla normativa vigente, i Dirigenti provvedono, in primis, ricorrendo a sostituzioni interne facendo effettuare al personale ore eccedenti e/o ore straordinarie ed in ultima istanza ricorrendo alla nomina di personale supplente reperibile dalle graduatorie di Istituto.
I fondi assegnati e pervenuti negli ultimi tre anni, non sono stati sufficienti a coprire le spese sostenute dalle scuole, determinando i residui attivi di cui in premessa.
I Dirigenti, in mancanza di finanziamenti adeguati, saranno costretti, loro malgrado, ad informare le famiglie dell'impossibilità di nominare supplenti e di dover ricorrere, d'ora in avanti, in presenza di personale docente assente dal servizio a suddividere gli alunni sulle altre classi con il rischio non solo di impedire il normale svolgimento dell'attività didattica, ma anche, in molti casi, di non garantire la sicurezza degli utenti.
La comunicazione del M.I.U.R. del 14/12/2009 riguardante la redazione del programma annuale per l'anno 2010, assegna a ciascuna scuola un budget insufficiente: una volta detratti gli 8/12 del fondo di istituto, funzioni strumentali e incarichi specifici, resta una quota esigua per il funzionamento e per le supplenze.
Non è possibile impegnare altre somme per tutti gli altri aspetti che qualificano la scuola pubblica statale: i progetti per l'ampliamento dell'offerta formativa, la formazione del personale docente ed ATA, gli adempimenti relativi alla salute e alla sicurezza sui posti di lavoro come previsto dal D. Lgs. 81/2008, gli interventi del medico competente.
Alla luce di quanto sopra esposto, ribadiamo la necessità di sanare urgentemente il pregresso dei residui attivi e di erogare fondi adeguati per garantire l'ordinaria attività didattica.
Se si aggiunge all'esiguità finanziaria dei nostri bilanci anche la possibilità di veder tagliati i fondi erogati dal Comune, si crea la paralisi delle scuole.
La situazione drammatica che si delinea all'interno delle scuole per l'anno 2010 si concretizza nei seguenti punti:
1. insufficienza di fondi per la sostituzione del personale assente;
2. insufficienza di fondi per la realizzazione dei progetti deliberati nel POF;
3. insufficienza di fondi per garantire l'igiene all'interno delle scuole;
4. insufficienza di fondi per l'attività amministrativa;
5. insufficienza di fondi per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro.
Per concludere: si sappia che l'autonomia scolastica si realizza attraverso
finanziamenti adeguati, altrimenti si snatura il principio costituzionale delle scuole autonome.
In attesa di riscontri e risposte chiarificatrici, si porgono distinti saluti.
Firmato:
Dott. Giacomo Comincioli Dirigente del 1° Circolo didattico di Brescia -
DSGA Giuseppe Mulè
Dott. Maria Piovesan Dirigente del 2° Circolo didattico di Brescia -
DSGA Paola Golia
Dott. Laura Bonomini Dirigente del 3° Circolo didattico di Brescia -
DSGA Antonella PiccininiDott. Luciano De Chirico Dirigente del 4° Circolo didattico di Brescia -
DSGA Antonietta Moroni
Dott. Mariagrazia Ghio Dirigente del 5° Circolo didattico di Brescia -
DSGA Francesco Pagano
Dott. Bruna Pellegrini Dirigente del 6° Circolo didattico di Brescia -
DSGA Clemente Gravina
Dott. Rinaldo Donati Dirigente dell'8° Circolo didattico di Brescia -
DSGA Antonio Mammone
Dott. Pasquale Petullà Dirigente del 9° Circolo didattico di Brescia -
DSGA Margherita Giacomelli
Dott. Giacomo Cavagnini Dirigente del'11° Circolo didattico di Brescia -
DSGA Maria Concetta Zammitti
Dott. Lucia De Maio Dirigente reggente del 16° Circolo didattico di Brescia -
DSGA Carmelina Gentile
Dott. Francesca Subrizi Dirigente del 1° Istituto comprensivo di Brescia
DSGA Domenico Luccarelli
Dott. Angelina Battagliola Dirigente del 2° Istituto comprensivo di Brescia -
DSGA Laura Bonora
Dott. Giovanni Barile Dirigente scuola sec. 1° grado Bettinzoli-Pascoli
DSGA Salvatore Cinque
Dott. Antonio Bicchetti Dirigente scuola sec. 1° grado Carducci-Marconi-Caionvico
DSGA Angelina Finori
Dott. Giorgio Becilli Dirigente reggente scuola sec. 1° grado Divisione
Tridentina-Kennedy-Romanino bsmm00400n@istruzione.it
DSGA : AA inc. Daniela D'Amato
Dott. Lucia De Maio Dirigente scuola sec. 1° grado Foscolo-Virgilio-Villaggio Prealpino
DSGA Laura Gioletta
Dott. Nino Mazzarella Dirigente scuola sec. 1° grado Lana-Fermi
DSGA Maria Bonetti
Dott. Giorgio Becilli Dirigente scuola sec. 1° grado De Filippo-Tovini
DSGA Liliana Ruggiero
Al Ministro del MIUR
On. Maria Stella Gelmini
Al Ministro del M.E.F.
On. Giulio Tremonti
Al Dr. Giovanni Biondi
Capo Dipartimento per la programmazione
Al Dr. Marco Ugo Filisetti
Direttore Generale per la politica finanziaria e il bilancio
Al Prefetto di Brescia
Dott. Narcisa Brassesco Pace
All'U.S.R. della Lombardia
Prof. Giuseppe Colosio
All'U.S.P. di Brescia
Dott. Mariarosa Raimondi
Al Sindaco del Comune di Brescia
On. Adriano Paroli
All'Assessore P.I.
Avv. Andrea Arcai
Alle OO.SS.
Loro sedi
Oggetto: Richiesta interventi urgenti per risanare la grave situazione dei bilanci delle scuole bresciane.
I Dirigenti Scolastici delle scuole primarie e secondarie di primo grado del Comunedi Brescia insieme ai rispettivi Direttori dei Servizi Amministrativi, chiedono con urgenza, agli organismi in indirizzo, utili indicazioni nonché precisi e puntualiinterventi, al fine di risanare la grave situazione finanziaria in cui versano attualmente gli istituti scolastici anche in vista della stesura del programma annuale 2010.
Tutte le scuole si ritrovano, infatti, ad avere sui propri bilanci, residui attividi entità rilevanti che vanno da un minimo di 40.000 Euro a somme di 200.000/300.000 Euro (vedi in allegato la situazione finanziaria di ogni istituzione scolastica),ossia somme anticipate per pagare i contratti stipulati per le supplenze brevi, le
ore eccedenti effettuate dai docenti per sostituire i colleghi assenti, i docenti incaricati di specifiche funzioni strumentali funzionali all'offerta formativa, gli incarichi specifici per il personale ATA con relativi oneri a carico dello Stato.
I Dirigenti Scolastici non sono solo responsabili, ma hanno a cuore il buon
funzionamento della scuola intesa come luogo di cultura, luogo in cui
l'insegnamento/apprendimento deve essere garantito, secondo la Costituzione
italiana, a tutti gli alunni trattandosi di un inalienabile diritto.
Pertanto, dovendo garantire quotidianamente l'attività didattica, anche in caso di assenze prolungate del personale, assenze per altro previste dalla normativa vigente, i Dirigenti provvedono, in primis, ricorrendo a sostituzioni interne facendo effettuare al personale ore eccedenti e/o ore straordinarie ed in ultima istanza ricorrendo alla nomina di personale supplente reperibile dalle graduatorie di Istituto.
I fondi assegnati e pervenuti negli ultimi tre anni, non sono stati sufficienti a coprire le spese sostenute dalle scuole, determinando i residui attivi di cui in premessa.
I Dirigenti, in mancanza di finanziamenti adeguati, saranno costretti, loro malgrado, ad informare le famiglie dell'impossibilità di nominare supplenti e di dover ricorrere, d'ora in avanti, in presenza di personale docente assente dal servizio a suddividere gli alunni sulle altre classi con il rischio non solo di impedire il normale svolgimento dell'attività didattica, ma anche, in molti casi, di non garantire la sicurezza degli utenti.
La comunicazione del M.I.U.R. del 14/12/2009 riguardante la redazione del programma annuale per l'anno 2010, assegna a ciascuna scuola un budget insufficiente: una volta detratti gli 8/12 del fondo di istituto, funzioni strumentali e incarichi specifici, resta una quota esigua per il funzionamento e per le supplenze.
Non è possibile impegnare altre somme per tutti gli altri aspetti che qualificano la scuola pubblica statale: i progetti per l'ampliamento dell'offerta formativa, la formazione del personale docente ed ATA, gli adempimenti relativi alla salute e alla sicurezza sui posti di lavoro come previsto dal D. Lgs. 81/2008, gli interventi del medico competente.
Alla luce di quanto sopra esposto, ribadiamo la necessità di sanare urgentemente il pregresso dei residui attivi e di erogare fondi adeguati per garantire l'ordinaria attività didattica.
Se si aggiunge all'esiguità finanziaria dei nostri bilanci anche la possibilità di veder tagliati i fondi erogati dal Comune, si crea la paralisi delle scuole.
La situazione drammatica che si delinea all'interno delle scuole per l'anno 2010 si concretizza nei seguenti punti:
1. insufficienza di fondi per la sostituzione del personale assente;
2. insufficienza di fondi per la realizzazione dei progetti deliberati nel POF;
3. insufficienza di fondi per garantire l'igiene all'interno delle scuole;
4. insufficienza di fondi per l'attività amministrativa;
5. insufficienza di fondi per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro.
Per concludere: si sappia che l'autonomia scolastica si realizza attraverso
finanziamenti adeguati, altrimenti si snatura il principio costituzionale delle scuole autonome.
In attesa di riscontri e risposte chiarificatrici, si porgono distinti saluti.
Firmato:
Dott. Giacomo Comincioli Dirigente del 1° Circolo didattico di Brescia -
DSGA Giuseppe Mulè
Dott. Maria Piovesan Dirigente del 2° Circolo didattico di Brescia -
DSGA Paola Golia
Dott. Laura Bonomini Dirigente del 3° Circolo didattico di Brescia -
DSGA Antonella PiccininiDott. Luciano De Chirico Dirigente del 4° Circolo didattico di Brescia -
DSGA Antonietta Moroni
Dott. Mariagrazia Ghio Dirigente del 5° Circolo didattico di Brescia -
DSGA Francesco Pagano
Dott. Bruna Pellegrini Dirigente del 6° Circolo didattico di Brescia -
DSGA Clemente Gravina
Dott. Rinaldo Donati Dirigente dell'8° Circolo didattico di Brescia -
DSGA Antonio Mammone
Dott. Pasquale Petullà Dirigente del 9° Circolo didattico di Brescia -
DSGA Margherita Giacomelli
Dott. Giacomo Cavagnini Dirigente del'11° Circolo didattico di Brescia -
DSGA Maria Concetta Zammitti
Dott. Lucia De Maio Dirigente reggente del 16° Circolo didattico di Brescia -
DSGA Carmelina Gentile
Dott. Francesca Subrizi Dirigente del 1° Istituto comprensivo di Brescia
DSGA Domenico Luccarelli
Dott. Angelina Battagliola Dirigente del 2° Istituto comprensivo di Brescia -
DSGA Laura Bonora
Dott. Giovanni Barile Dirigente scuola sec. 1° grado Bettinzoli-Pascoli
DSGA Salvatore Cinque
Dott. Antonio Bicchetti Dirigente scuola sec. 1° grado Carducci-Marconi-Caionvico
DSGA Angelina Finori
Dott. Giorgio Becilli Dirigente reggente scuola sec. 1° grado Divisione
Tridentina-Kennedy-Romanino bsmm00400n@istruzione.it
DSGA : AA inc. Daniela D'Amato
Dott. Lucia De Maio Dirigente scuola sec. 1° grado Foscolo-Virgilio-Villaggio Prealpino
DSGA Laura Gioletta
Dott. Nino Mazzarella Dirigente scuola sec. 1° grado Lana-Fermi
DSGA Maria Bonetti
Dott. Giorgio Becilli Dirigente scuola sec. 1° grado De Filippo-Tovini
DSGA Liliana Ruggiero
Dal secondo circolo di Viareggio (LU)
Sono la Presidente del Consiglio del Secondo Circolo di Viareggio (LU).
Ieri il Consiglio si é riunito per approvare il programma annuale. Il
DSGA ha approntato tale bilancio secondo le indicazioni della Nota
Ministeriale 14 dicembre 2009.
Ho portato un documento in cui ho cercato di evidenziare tutte le
"irregolarità" che tale nota imponeva, l'ho esposto al consiglio e c'é
stato un lungo dibattito. Ho proposto di non approvare il bilancio
come segno forte da lanciare a chi sta strozzando le nostre scuole. La
Dirigente ha opposto tutte le solite motivazioni di tipo burocratico-
ammistrativo per cui noi eravamo OBBLIGATI ad approvare, nonostante
tutto.
Dopo il dibattito il voto é stato il seguente: il programma annuale é
stato respinto con 11 voti contrari, 3 favorevoli e 2 astenuti. La
motivazione che la Dirigente dovrebbe aver comunicato oggi a chi di
dovere é che "il Consiglio non respinge il bilancio per vizi di forma
nella formulazione - che oggettiavmente rispetta quanto indicato dal
MInistero - ma perché respinge la struttura stessa della Nota 14
dicembre e quanto in essa contenuto.
Non so che cosa ci aspetta adesso. E' vero che forse i progetti non
saranno finanziati ( e comunque i soldi destinati al funzionamento
didattico erano irrisori), forse arriverà un commissario ad acta e ci
imporra un'approvazione coatta, forse ci denunceranno tutti. Sono,
siamo comunque convinti della nostra scelta e dell'estrema necessità
di lanciare segnali forti al governo.
Dire che c'é chi non é più disposto ad accettare passivamente la
distruzione della scuola pubblica.
Vorremmo che il nostro gesto fosse di dominio pubblico e magari desse
ad altri consigli la forza di fare altrettanto costringendo Ministero
e Uffici Scolastici a rivedere le loro decisioni e a discutere con chi
la Scuola la vive ogni giorno.
Vi invio il documento che ho portato in Consiglio e che, un pò
riformulato perché pare che alcune affermazioni risultino "un pò
forti", verrà inviato a tutti gli organi competenti, nonché agli
organi di stampa che speriamo ce lo pubblichino.
Grazie dell'attenzione,Il documento a questo indirizzo:
http://www.forumscuole.it/bilancio/dalle-scuole/non-ci-suicidiamo
Ieri il Consiglio si é riunito per approvare il programma annuale. Il
DSGA ha approntato tale bilancio secondo le indicazioni della Nota
Ministeriale 14 dicembre 2009.
Ho portato un documento in cui ho cercato di evidenziare tutte le
"irregolarità" che tale nota imponeva, l'ho esposto al consiglio e c'é
stato un lungo dibattito. Ho proposto di non approvare il bilancio
come segno forte da lanciare a chi sta strozzando le nostre scuole. La
Dirigente ha opposto tutte le solite motivazioni di tipo burocratico-
ammistrativo per cui noi eravamo OBBLIGATI ad approvare, nonostante
tutto.
Dopo il dibattito il voto é stato il seguente: il programma annuale é
stato respinto con 11 voti contrari, 3 favorevoli e 2 astenuti. La
motivazione che la Dirigente dovrebbe aver comunicato oggi a chi di
dovere é che "il Consiglio non respinge il bilancio per vizi di forma
nella formulazione - che oggettiavmente rispetta quanto indicato dal
MInistero - ma perché respinge la struttura stessa della Nota 14
dicembre e quanto in essa contenuto.
Non so che cosa ci aspetta adesso. E' vero che forse i progetti non
saranno finanziati ( e comunque i soldi destinati al funzionamento
didattico erano irrisori), forse arriverà un commissario ad acta e ci
imporra un'approvazione coatta, forse ci denunceranno tutti. Sono,
siamo comunque convinti della nostra scelta e dell'estrema necessità
di lanciare segnali forti al governo.
Dire che c'é chi non é più disposto ad accettare passivamente la
distruzione della scuola pubblica.
Vorremmo che il nostro gesto fosse di dominio pubblico e magari desse
ad altri consigli la forza di fare altrettanto costringendo Ministero
e Uffici Scolastici a rivedere le loro decisioni e a discutere con chi
la Scuola la vive ogni giorno.
Vi invio il documento che ho portato in Consiglio e che, un pò
riformulato perché pare che alcune affermazioni risultino "un pò
forti", verrà inviato a tutti gli organi competenti, nonché agli
organi di stampa che speriamo ce lo pubblichino.
Grazie dell'attenzione,Il documento a questo indirizzo:
http://www.forumscuole.it/bilancio/dalle-scuole/non-ci-suicidiamo
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