DESIGNAZIONE DEL COMITATO CITTADINO

mercoledì 3 marzo 2010

Tagli alla scuola e alle spese militari

Egregio direttore, in queste ultime settimane i genitori degli alunni iscritti alle scuole pubbliche si stanno finalmente rendendo conto delle conseguenze negative che la riforma proposta dal Ministro Gelmini ha e sempre piú avrá sulla qualitá della scuola. A fronte di pesantissimi tagli economici a danno della scuola pubblica, assistiamo ai finanziamenti disposti per la realizzazione di opere tanto costose quanto inutili (in primis il ponte sullo Stretto e le centrali nucleari). Per non parlare del costo dei politici nazionali e locali, e di quanto danno provocano le tangenti. L'elenco sarebbe ancora molto lungo, e questi fenomeni sono sotto gli occhi di tutti.


Tuttavia, c'è un aspetto che nessuno considera mai, una voce della spesa statale di cui mai si parla ma che è costantemente in crescita: la spesa per gli armamenti militari. Ed allora io, da persona ingenua, mi chiedo: quanta parte della «riforma Gelmini» si sarebbe potuta evitare acquistando anche solo un cacciabombardiere in meno? Quanti ospedali e presídi medici si potrebbero realizzare acquistando anche solo una nave da guerra in meno? Quante risorse per l'assistenza sociale e per le pensioni sarebbe possibile reperire acquistando anche solo dieci carri armati o elicotteri in meno? Siamo sicuri che all'Italia serva veramente acquistare cosí tanti mezzi militari? E per quale motivo ci si interessa cosí poco di questo aspetto?

Emanuele Formosa

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