DESIGNAZIONE DEL COMITATO CITTADINO

martedì 2 marzo 2010

Tutti in piazza il 6 marzo "Coordinamento Scuole Bresciane 23 febbraio"

 

6 commenti:

  1. L'invito è rivolto a tutti, ma sopratutto ai genitori..senza nessun colore politico nè bandiere...solo una protesta " L' ITALIA NON PUO' PERMETTERSI DI DISINVESTIRE NELLA SUA SCUOLA PUBBLICA , NON PUO' TAGLIARE IL LEGAME CON IL SUO FUTURO ". di m.p.coluzzi

    RispondiElimina
  2. L'invito è rivolto soprattutto ai genitori.....nessun colore politico....solo una protesta " L' ITALIA NON PUO' PERMETTERSI DI DISINVESTIRE NELLA SUA SCUOLA PUBBLICA , NON PUO' TAGLIARE IL LEGAME CON IL SUO FUTURO ".
    m.p.coluzzi

    RispondiElimina
  3. Presenti (Comitato Genitori Castegnato).
    Enzi Stefano (Segretario CG)

    RispondiElimina
  4. Portare in piazza un bambino di uno, due o tre anni può anche suonare come una strumentalizzazione.
    I miei figli di anni ne hanno 11, 10 e quasi nove, e da giorni, anzi no, da mesi, anzi no, fin dal 4 ottobre 2008 sentono parlare della riforma Tremonti-Gelmini, e sabato saranno in piazza con me. In casa e con gli amici abbiamo sempre parlato loro delle tante iniziative che abbiamo fatto in quest'anno e mezzo: assemblee, notti bianche, volantinaggi, manifestazioni; essi sono perfettamente consapevoli di cosa comporta la riforma della scuola E DI COSA MAMMA, PAPA' E GENITORI DEI LORO AMICI stanno provando a fare per loro.
    Portarli in piazza sabato è una lezione di educazione civica, non è strumentalizzazione, bensì educazione alla difesa dei propri diritti.
    Wmanuele Formosa.
    Brescia

    RispondiElimina
  5. Materne e nidi comunali:
    sabato presidio dei genitori
    LA PROTESTA. Hanno aderito alla manifestazione promossa dal "Coordinamento Genitori Bresciani 23 febbraio "
    «Con i tagli imposti dalla Gelmini è impossibile garantire anche i servizi essenziali»
    Paola Dioni

    RispondiElimina
  6. Esponiamo i rotoli ai balconi, sulle cancellate delle scuole, ovunque capiti per suscitare curiosità e attenzione. Portiamoli in manifestazione, depositiamoli davanti al Miur ed alle prefetture, per denunciare lo Stato insolvente che non da alle scuole quanto promesso gettandole sul lastrico, coi bilanci in rosso al punto da costringerle ad usare i contributi dei genitori per acquistare detersivi per i pavimento e carta igienica anziché finanziare progetti e materiale didattico.

    RispondiElimina