DESIGNAZIONE DEL COMITATO CITTADINO

mercoledì 10 marzo 2010

IL 12 MARZO LA SCUOLA SCIOPERA E MANIFESTA




Docenti, Ata, studenti e genitori contro la distruzione della scuola pubblica




Il popolo della scuola pubblica sarà di nuovo in piazza per un grande appuntamento nazionale in difesa della scuola il 12 marzo, giorno dello sciopero generale indetto dai COBAS e della manifestazione nazionale di protesta a Roma. Il governo sta imponendo, nella massima confusione e arbitrio (in molte scuole si cerca di introdurla a forza con iscrizioni al “buio”, a pochi giorni dalla scadenza del 26 marzo), la distruttiva “riforma” delle superiori, che, come già per la “maestra unica” e il depotenziamento del “tempo pieno” alle elementari, non è fondata su alcun progetto didattico, ma solo su brutali - e suicide per l’istruzione e lo sviluppo economico e culturale della società - volontà di risparmio. Dopo che le casse statali sono state saccheggiate da banchieri, finanzieri e industriali per il salvataggio di imprese decotte o truffaldine e mentre una catena di scandali rivela cifre enormi sottratte ai beni comuni da potenti mafie, clientele e gruppi ben introdotti nella macchina statale, in nome del Dio Risparmio, bestemmiato ogni giorno dai potentati del paese, si cancellano scuole (o le si accorpano in modo folle), indirizzi didattici e materie importanti di studio, ore di insegnamento cruciali (in media 4 ore settimanali), laboratori e esperienze pratiche professionalizzanti, e si cacciano decine di migliaia di precari, colpendo ulteriormente una istruzione già immiserita dai governi dell’ultimo ventennio. La continua riduzione dei finanziamenti alle scuole ne sta minando drammaticamente il funzionamento: e di fronte alla mancanza spesso dei più basilari strumenti didattici viene imposto di fatto, illegalmente, un contributo crescente alle famiglie, una vera e propria “retta”; non si chiamano i supplenti, si ammassano gli studenti nelle classi in spregio alla didattica e alle più elementari norme di sicurezza, dilagano corsi a pagamento. Contro questa progressiva distruzione della scuola, proteste e mobilitazioni si vanno intensificando e culmineranno il 12 marzo nello sciopero generale della scuola convocato dai Cobas, e in una grande manifestazione nazionale (P.della Repubblica ore 10), per il ritiro della “riforma” delle superiori; contro i tagli, il decreto Brunetta, il disegno di legge Aprea e la gerarchizzazione nella scuola; contro il decreto “ammazza precari”, per l’assunzione a tempo indeterminato dei precari; contro l’illegale “tassa” imposta alle famiglie all’atto delle iscrizioni e l’abbassamento dell’obbligo scolastico a 15 anni, per significativi investimenti, per la democrazia sindacale nelle scuole e la restituzione a tutti del diritto di assemblea. I precari/e, che in questi mesi si sono battuti coraggiosamente in difesa della scuola pubblica, della qualità dell’insegnamento e del loro posto di lavoro, saranno in testa al corteo che si concluderà al Ministero della Pubblica Istruzione, nei cui confronti docenti, Ata, studenti e genitori metteranno in atto un assedio permanente.

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